Stati Uniti: un trumpista pro-vita sul piedistallo della Camera

Fonte: FSSPX Attualità

James Michael Johnson

Dopo tre settimane di dissenso, i rappresentanti eletti del Partito repubblicano hanno scelto il conservatore Mike Johnson per presiedere i dibattiti alla Camera. I democratici, citati da una parte della stampa progressista, si sono affrettati ad attaccare le convinzioni pro-vita di questo fervente sostenitore di Donald Trump, diventato la terza persona nello Stato federale.

Si direbbe che la storia sia uscita direttamente dalle menti degli sceneggiatori di Hollywood, in fermento dopo aver portato a termine uno storico sciopero che ha colpito tutto il cinema d'oltreoceano: una persona sconosciuta al grande pubblico americano, sostenitrice di Donald Trump, è diventata, il 25 ottobre 2023, Presidente della Camera dei Rappresentanti.

Un uomo discreto che riassume da solo la base di un elettorato interamente devoto al predecessore del democratico Joe Biden: cristiano evangelico, conservatore fin nel midollo, non nasconde che la nebulosa LGBT gli dà l'orticaria e incarna un'opposizione assoluta all'interruzione volontaria della gravidanza (aborto).

I democratici si sono affrettati a lanciare grida di sdegno, presto echeggiate dalla risonanza che hanno su alcuni media: il canale generalista CBS ricorda ai suoi telespettatori che nel gennaio 2022, Mike Johnson dichiarò che "un bambino nel grembo di sua madre (era) un essere umano a pieno titolo con un DNA unico fin dal momento del concepimento".

Il partito di Joe Biden ha anche diffuso un video diventato virale su X, in cui si vede il funzionario eletto della Louisiana condannare la sentenza Roe v. Wade – sentenza annullata nel giugno 2022 – perché "ha dato copertura costituzionale agli omicidi di bambini non ancora nati in America", evidenziandone le "conseguenze disastrose per l’economia".

I democratici hanno anche pubblicato una vecchia intervista rilasciata allo Shreveport Times, in cui il futuro relatore stimava che i sostenitori dell’aborto avevano "un’idea di giustizia abbastanza vicina a quella di Adolf Hitler, perché per loro, la vita di un bambino non ancora nato, di una persona disabile o in fin di vita è scomoda e costosa per la società, al punto che essa avrebbe il diritto di abbreviarla".

Lo scorso febbraio, unendo fatti e parole, il rappresentante dello Stato della Louisiana ha presentato un disegno di legge volto a rendere illegale per le giovani ragazze incinte recarsi in uno stato vicino per abortire. L’anno scorso ha proposto l’Unborn Child Support Act, che consentirebbe alle donne incinte di ricevere il mantenimento dei figli durante la gravidanza.

Il giorno prima della nomina di Mike Jonson, anche Planned Parenthood è entrata nella mischia, lanciando l'allarme per il fatto che, secondo loro, "Johnson (ha) una storia pesante e catastrofica nell'ambito della violazione del diritto all'aborto e dell'accesso delle donne all’intera gamma di servizi di assistenza sanitaria sessuale e riproduttiva".

Altrettanto contrario alle unioni omosessuali, il nuovo presidente della Camera dei Rappresentanti conduce insieme alla moglie un podcast sulla fede nella politica. Non adepto della doxa del riscaldamento globale, sostenuto dall'industria petrolifera, fautore di una modifica abbastanza radicale dell'assicurazione sanitaria, Mike Johnson professa al 100% il suo credo conservatore.

Anche nel suo costante sostegno all’ex presidente Donald Trump non ha mai nascosto il suo impegno e la sua appartenenza alla causa dei "deniers" – letteralmente, i "rifiutanti" – che non hanno mai riconosciuto la vittoria nel 2022 dell’uomo insediato oggi al Casa Bianca.

L'elezione di Mike Johnson dimostra con quanta rapidità si siano messi all'opera coloro che credevano nella morte politica dell'ex presidente repubblicano: "se non capite che passare da Kevin McCarthy al MAGA Mike Johnson dimostri l'ascendente di questo movimento e dove si trova il vero potere del Partito Repubblicano significa che non siete attenti", si è rallegrato Matt Gaetz, un altro sostenitore di Donald Trump ospite in uno show di Steve Bannon.

La corsa per la Casa Bianca si preannuncia epica il prossimo anno.