L’Assunzione della Madre di Dio

Fonte: FSSPX Attualità

Il termine “assunzione” significa: essere elevati al Cielo, in virtù di un potere che non appartiene primariamente alla Vergine. Tuttavia, questo potere le appartiene in virtù delle qualità dei corpi gloriosi. È quindi un movimento il cui punto di partenza è la presenza del corpo sulla terra, e il cui fine è la presenza del corpo unito all’anima in Cielo.

La questione di cosa significhi il termine dormizione della Vergine Maria – morte o semplice sonno – non viene qui esaminata. Entrambe le opinioni sono ammesse e il Magistero non ha preso posizione su questo punto.

La Tradizione è mirabilmente riassunta da Papa Pio XII nella bolla che definisce il dogma.

La testimonianza dei Padri della Chiesa

San Gregorio di Tours: «Gesù apparve loro di nuovo e, elevando su una nube questo sacro corpo [della Vergine], lo fece trasportare in paradiso, dove ora, ritrovata l’anima sua, Maria assapora con gli eletti di Dio i beni dell’eternità che nessuna fine può raggiungere».

Modesto di Gerusalemme: «Cristo l’ha risuscitata dai morti, e l’ha elevata a Sé, in un luogo conosciuto solo da lui.»

Anche San Giovanni Damasceno testimonia l’Assunzione della Vergine.

Magistero

Papa Pio XII dichiara nella Costituzione Apostolica Munificentissimus Deus: «Affermiamo, dichiariamo e definiamo come dogma divinamente rivelato che l’Immacolata Madre di Dio, Maria sempre vergine, dopo aver compiuto il corso della sua vita terrena, fu elevata in corpo e anima alla gloria celeste», DzS 3903. Non si tratta del fatto della morte, né delle circostanze.

E’ di fede che la Vergine, al termine della sua vita terrena, sia stata innalzata al Cielo in anima e corpo.

I Padri e i teologi mostrano l’alta convenienza di questo mistero

La dignità di Madre di Dio è il fondamento di tutti i privilegi della Vergine e spiega anche l’Assunzione.

La pienezza della grazia e l’Immacolata Concezione spiegano perché la Madre di Dio fu esentata dalla corruzione del sepolcro: esenzione dalla maledizione di Eva.

La singolare partecipazione alla Redenzione esige una singolare partecipazione ai frutti della Redenzione.

La vittoria dell’Immacolata sul peccato deve essere completa. Ma la morte è il prezzo del peccato. Quindi, se la Vergine ottiene con Cristo una vittoria completa sul peccato, questa vittoria deve includere il trionfo sulla morte: come minimo, la risurrezione anticipata.

Anche la pietà filiale di Gesù richiede un favore di questo tipo, così come richiede una speciale apparizione di Gesù risorto a Maria alla quale apparve la notte di Pasqua.

Se la Madonna non è attualmente viva in Cielo, non si può dire che Gesù sia attualmente figlio di Maria, poiché sua Madre non c’è più, avendo la morte dissolto la natura e la persona umana. È una persona umana che è il termine della filiazione temporale di Gesù.

Pio XII, nelle ragioni da considerare per la definizione del dogma, utilizza il principio dell’attribuzione dei privilegi: bisogna supporre il più perfetto nella Beata Vergine. Così, l’Assunzione della Beata Vergine Maria al Cielo corona i suoi privilegi di singolare purezza.

Concepita senza peccato e con lo stato di grazia, concependo verginalmente il Figlio di Dio, e restando esente dal decadimento del sepolcro, la Vergine è sfuggita così a tutte le occasioni di corruzione, colpevoli o meno, che colpiscono il genere umano fin dal peccato originale.